Project Description

impianto biogas leona

Cliente: Società Agricola Leona

Impianto: Biogas

Location: Codigoro (FE)

Biogas, un gioiello tecnologico senza opere in muratura

L’azienda Agricola Leona con il nuovo impianto biogas da 1 MW e oltre 900 ettari coltivati a mais, triticale, soia e riso.
Nell’azienda Leona, mille ettari in un unico corpo con annesso allevamento di galline ovaiole nelle vicinanze di Codigoro, proprietà della famiglia Cavallari di Ferrara, è stato realizzato un impianto per la produzione di biogas da 1 MW con tecnologia Eisenmann che presenta soluzioni costruttive e logistiche che dovevano innanzitutto superare un ostacolo di carattere naturale: la scarsa portanza del terreno che qui si trova ben al di sotto del livello del mare.

Primo obiettivo: evitare la cementificazione

Per la ragione sopra descritta, in accordo con il cliente, abbiamo dovuto limitare il più possibile l’uso di manufatti in cemento per dare ampio spazio all’acciaio e a soluzioni di stoccaggio alternative, come i sacconi di plastica “silobag” dove vengono stivati gli insilati, oppure le vasche di raccolta del digestato che sono costruite con pareti in terra rivestite da materiali plastici speciali con all’interno due sacconi della capacità complessiva di stoccaggio di 7000 mc di digestato.

Fermentatori principali orizzontali in acciaio

Il cuore della tecnologia Eisenmann per il biogas è costituito da un processo a doppio stadio di digestione con fermentatori principali e un post-fermentatore.
I principali vantaggi di questo sistema rispetto ai tradizionali fermentatori verticali a cupola sono:

  • l’ottimizzazione del processo microbiologico, che induce processi fermentativi più rapidi;
  • la possibilità di limitare gli effetti negativi causati dal cambio di razione;
  • una notevole flessibilità di gestione;
  • la possibilità di controllare in maniera più puntuale il processo intervenendo con tempestività ove necessario.

I fermentatori principali orizzontali e in acciaio sono lunghi 36 metri con capacità di 400 mc cadauno.

L’unico post-fermentatore produce il 30% del biogas totale ed è anch’esso in acciaio termoriscaldato, dotato di agitatori e di una cupola gasometrica a doppia membrana.

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